American High 4×12 I Do

by todo90

 

MESSAGGIO IMPORTANTE: SE VOLETE CHE LA STORIA CONTINUI, COMMENTATE NEL BLOG, SCRIVETE COSA NE PENSATE, I VOSTRI PERSONAGGI PREFERITI, E LE VOSTRE IMPRESSIONI. MI RACCOMANDO, è IMPORTANTE CHE VOI LO FACCIATE, GRAZIE, E BUONA LETTURA:

Vorrei ricordare che American High non è esattamente un racconto, o un romanzo, è una storia che ha lo stile di una sceneggiatura. Viene lasciato molto all’immaginazione del lettore, ed i passi sono più brevi. E tutto ciò è fatto APPOSITAMENTE.

Per godere appieno l’episodio vi consiglio di aprire i link delle canzoni ogni volta che ne trovate una.   Sono evidenziat

“Unione. È una parola che racchiude così tanto. L’unione in matrimonio è forse la consacrazione più grande, la dichiarazione più profonda d’amore. Una promessa di unire la propria vita a quella di qualcun altro. Una promessa ufficiale, promettiamo di amare, onorare e rispettare la persona che amiamo, per sempre. E anche se “per sempre” è un tempo così lungo, che non riusciamo a concepire come esseri umani, noi lo facciamo, promettiamo, perché in quel giorno sentiamo che è la cosa più vera che ci sia mai capitata, sentiamo che ciò che diciamo verrà rispettato. Una promessa che manterremo per sempre.”

Hart-of-Dixie-Zoe-Hart-Rachel-Bilson--Joie-Reena-TopEmma si guarda allo specchio, sono le 7 di mattina, ma è già tutto pronto, lei è pronta. Non ha permesso a nessuno di chiudere occhio, il suo nervosismo e la sua eccitazione sono sempre molto contagiosi. Si tocca il vestito, lo guarda, lo scruta, ogni minimo particolare deve essere controllato. È bella, è una bellissima sposa, il vestito è bianco, tradizionale, e stavolta il sentimento è totalmente opposto rispetto ad un anno prima: è pronta, e lo vuole. Niente dubbi, niente ripensamenti.

Kathe: wow.

Emma si gira, notando Kathe alla porta della sua stanza, insieme a lei c’è Sara.

Emma: voi due non siete ancora pronte? Dovete vestirvi.

Sara: tranquilla, sono solo le 7.

Emma sospira, nervosa. Scuote le mani davanti al viso per farsi aria

Emma: niente può andare storto, niente. Dev’essere tutto perfetto.

Kathe: sarà tutto perfetto, te lo prometto.

Emma: è potenzialmente una situazione disastrosa. Tutta Lennox nella piazza principale. Gli adolescenti di questa città hanno così tante questioni irrisolte che ho paura che il matrimonio terminerà con una Food Fight.

Sara: devi smetterla di leggere il blog di Dana. Non è salutare.

Emma si guarda di nuovo allo specchio, sorridendo

Emma: Dylan non uscirà dalla Limousine.

Kathe: uh, ancora con questa storia. Dylan non è Mr.Big, non siamo a New York, e voi siete assolutamente pronti. Colorerai la tua vita di marrone.

Emma: giusto. Non voglio negatività.

Kathe: a proposito di negatività, l’ordine restrittivo per la mamma è ancora valido?

Emma: non la voglio al mio matrimonio. Non lo supporta, e l’anno scorso è stata la causa dell’allontanamento tra me e Dylan. Te l’ho detto, niente negatività.

Kathe: beh, se è questo che vuoi.

Emma: sì, lo voglio.

Emma sorride, aggiustandosi il velo.

Sara: beh, io vado a prepararmi.

Emma: non dirlo con quel tono. Ti ho scelto un abito stupendo e… non avete avuto un attacco di cacarella nello store, quindi siamo già un bel passo avanti.

Sara: mi manca quel film.

Emma ridacchia, ancora. Un mix tra nervosismo e rilassamento.

Emma: secondo voi cosa staranno facendo?

Le due la guardano, perplessa

Kathe: chi?

Emma: i Brown. Al quartier generale degli spezzacuori. Dylan sarà nervoso? Starà vedendo quante pieghe ha sui pantaloni, se i capelli sono in ordine, starà pensando a quale tipo di profumo indosserò?

Sara: no, perché Dylan non è Daniel.

Emma sorride

Emma: smettila, mi starà sicuramente pensando.

Kathe: sicuramente.

Emma: sarà un giorno meraviglioso. Sarà un giorno…

Dylan: meraviglioso.

Dylan è in cucina, a casa Brown, si è appena finito di preparare, sorride, contento. È super eccitato.

Matt è ancora mezzo nudo, si sta vestendo proprio lì, Daniel è pronto, così come Tom, mentre Brad è in bagno.

Tom: sei troppo eccitato.

Matt: già sembra come uno di quei film rosa in cui la protagonista femminile è sovraeccitata per il matrimonio.

Daniel: e sappiamo che Emma ha la fama del fuggi fuggi.

Dylan: smettetela, è successo una volta.

Matt: Se Scappi ti Sposo è una commedia rosa, effettivamente.

Dylan guarda il nipote in malo modo

Tom: Daniel, dov’è Jason?

Daniel guarda il padre, improvvisamente la sua espressione cambia

Daniel: Jason non verrà con me. Andrà per conto suo.

Tom lo guarda, sorpreso

Tom: cosa è successo?

Daniel: non mi va di parlarne, scusa.

Matt guarda il fratello, lui sa esattamente tutto. Brad arriva in salone, finalmente, si prende sempre molto tempo per prepararsi. Daniel lo guarda, da quando ha saputo ciò che è successo non gli ha detto una singola parola, Brad se n’è accorto, ma pensa che probabilmente ha a che fare con qualche altra cosa, magari dipende dal break up.

Brad: beh, lo sposo è pronto?

Dylan: oh, finalmente qualcuno è nel mood.

Daniel: beh, ci credo.

Brad guarda Daniel, stavolta la battuta era chiaramente per lui.

Brad: Daniel?

Daniel guarda il ragazzo

Brad: possiamo parlare un attimo? Da soli, intendo.

Daniel alza gli occhi, e segue Brad verso l’uscita di casa Brown. Matt li guarda, sperando che i due possano chiarirsi. Tom e Dylan non hanno idea di cosa stia succedendo, ma forse, per ora, è meglio non indagare.

Brad e Daniel arrivano sul vialetto di casa Brown, Brad è nervoso, sa di avere la coscienza sporca, quindi sa che non ne uscirà indenne da quella discussione. I due si posizionano uno davanti all’altra, è arrivato il momento del confronto.

Brad: ok, spara.

Daniel lo guarda, infastidito

Daniel: fai sul serio?

Brad: sì, voglio sapere. Pensavo che fossi arrabbiato per la tua rottura con Jason.

Daniel: io e Jason non abbiamo rotto. Non ci parliamo e basta. Non sperare che questo ti darà una chance.

Brad sgrana gli occhi

Brad: cosa?

Daniel: non fare il finto tonto. Sono stato così stupido a non accorgermene. Hai una cotta per Jason.

So del bacio, so che vi siete baciati…

Brad: frena.

Daniel è molto infastidito, ma vuole sapere tutto, e non si abbasserebbe a chiederlo a Jason in questo momento.

Brad: io l’ho baciato. Era il giorno…

Brad fa ancora fatica a parlarne

Brad: era il giorno della sparatoria. Io avevo una cotta per lui da un po’, è vero.

Daniel: avevi o hai?

Brad lo guarda, vuole essere completamente sincero con lui.

Brad: ho. Ma non ha importanza.

Daniel: invece sì, Brad. Hai… hai una cotta per il mio ragazzo. Lui è mio.

Brad: lo so. È questo il punto, e anche lui l’ha reso assolutamente chiaro.

Daniel lo guarda, curioso

Daniel: cosa vuoi dire?

Brad: non ha assolutamente ricambiato il bacio. Io l’ho preso alla sprovvista, gliel’ho dato e basta, ed è durato un secondo, e subito dopo lui mi ha detto che tu sei l’amore della sua vita.

Daniel guarda Brad, sorpreso da queste parole.

Brad: non devi dubitare di Jason, né dell’amore che ha per te. Ti ama da impazzire, e la prova è che si sarebbe fatto uccidere per venire a vedere come stavi.

Daniel non sa come reagire a tutto questo, apprezza, ma il dolore del presunto tradimento è tanto.

Brad: ti invidio, Daniel. Vi invidio. Sei fortunato, la persona che ami ti ricambia. Non buttare via tutto questo per un errore commesso da me.

Daniel abbassa lo sguardo, il caldo che fa a Lennox in questo periodo è pesante, specialmente in smoking.

Brad: ascolta… ti chiedo scusa. Non l’avrei mai fatto, era una situazione strana, lo sai anche tu. Non avrei mai… non avrei mai ceduto ai miei sentimenti. E non lo farò, non succederà più, io non voglio. Sono stanco di inseguire persone che non provano lo stesso per me. Ti chiedo scusa, Daniel. E se vorrai cacciarmi di casa, io lo capisco.

Daniel: smettila.

Brad lo guarda, gli occhi lucidi, il chiaro nervosismo nel pronunciare quelle parole.

Daniel: non ti caccerò di casa. Tutti sbagliamo.

Brad sorride

Daniel: questo non vuol dire che ti sto perdonando, non me l’aspettavo da te.

Brad: neanche io me l’aspettavo da me stesso.

Daniel: anche io ho sbagliato in passato, e non posso giudicare. Ma Brad, se ti avvicini di nuovo a Jason, ti prenderò a calci nelle palle. E nonostante io sia una checca, sono un Brown, ricordalo.

Brad lo guarda, annuendo

3

Centro della cittadina, la piazzetta principale di Lennox è stata addobbata a dovere per l’evento. Il gazebo è allestito per ospitare la celebrazione del matrimonio, mentre attorno, sul prato principale, ci sono tantissimi tavolini. Praticamente tutta Lennox sarà presente, è un evento cittadino. Dylan è da sempre amico di tutti, nonostante la fama di marpione e spezzacuori.

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Dana controlla i tavoli, attentamente, mentre ogni tanto dà un’occhiata al suo iPad.

“Sempre a lavoro.”

La ragazza si gira, sobbalzando. Luke, lo stronzo, è proprio accanto a lei. In smoking, e più bello che mai. Almeno ai suoi occhi.

Luke

Luke

Dana lo guarda, nervosa.

Dana: sto solo controllando l’ordine dei tavoli.

Luke ridacchia, divertito

Luke: adesso sei una wedding planner, J.Lo?

Dana: ho promesso che avrei dato una mano. Ho doti organizzative molto sviluppate.

Luke: non solo quelle.

Luke la guarda, malizioso

Dana alza gli occhi, fingendosi infastidita

Dana: sei sparito.

Luke: cosa vuoi dire?

Dana: è da mesi che non vieni in ufficio a lamentarti dei post sul blog, o a farmi battutine al vetriolo.

Luke: ti sono mancato?

Dana sa esattamente la risposta, ma fa cenno di no con il capo

Luke: beh, hai lasciato mio fratello.

Dana: io e tuo fratello non ci siamo mai veramente frequentati, e inoltre mi stai dicendo che era divertente punzecchiarmi solo quando ero la presunta fiamma di tuo fratello?

Luke: fa troppo Damon Salvatore?

Dana: no. Fa Luke, lo stronzo e basta.

Luke si avvicina, divertito

Luke: diciamo che sono stato in altre faccende affaccendato.

Dana: oh, wow, questa è una risposta da manuale.

Luke: dì le cose come stanno.

Dana lo guarda, perplessa

Dana: ovvero?

Luke: hai voglia di fare l’amore con me da quando ci siamo baciati, forse anche da prima.

Dana lo guarda, sconvolta

Dana: cosa?!

Luke si avvicina ancora di più, pericolosamente di più. Dana non riesce ad indietreggiare. Il ragazzo le procura sensazioni che descrivere sarebbe VM18.

Luke: andiamo, basta con le stronzate.

Dana: sei fuori strada.

Luke: no. Io non vado mai fuori strada, se sai cosa intendo.

I due si guardano, maliziosamente complici.

Luke: quando?

Dana resta in silenzio per qualche secondo

Dana: sede del giornale. 19:30

Luke sorride, divertito e contento della risposta

Luke: a dopo allora.

Dana sorride, timidamente, imbarazzata, ed è raro per lei.

Dana: a dopo…

Dana si ricompone, nervosa.

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Ben è seduto ad un tavolo vuoto, è arrivato in anticipo. Guarda il cellulare, cercando di trovare qualcosa di interessante da fare mentre aspetta Alexis.

Brad: Ben.

Ben alza lo sguardo, notando Brad che si incammina verso di lui. Sembra un modello di Armani, pensa, mentre velocemente chiude le applicazioni.

Ben: hey…

Brad: cosa ci fai qui?

Ben: beh… i miei fanno parte della comunità, e tutti sono qui…

Brad sorride

Brad: già, ho notato. Sarà l’evento dell’anno.

Ben: di solito sono eccitato per queste cose. Insomma matrimonio significa drama.

Brad: magari andrà tutto bene.

Ben: Brad, questa tua ingenuità è affascinante. Hai una certa NateArchibaldosità.

Brad lo guarda, perplesso

Brad: cosa?

Ben: qui ci saranno persone che si odiano, persone che negano i loro sentimenti, persone che si desiderano da tanto… Insomma, è come se fossimo su una bomba atomica pronta ad esplodere.

Brad: e questo significa drama?

Ben: questo significa drama.

Brad sorride, è divertito dal ragazzo, ha sempre la battuta pronta.

Carter

Carter

Da lontano, Carter assiste alla scena insieme a sua sorella Lori, sono appena arrivati.

Lori

Lori

Lori: accidenti, fa così caldo.

Carter: devi mangiare qualcosa.

Lori: smettila.

Carter guarda la sorella, sbuffando

Carter: senti, non pensare che io non me ne sia accorto.

Lori lo guarda, perplessa

Lori: di cosa parli?

Carter: sai di cosa parlo. Smettila o lo dirò alla mamma.

Lori lo guarda, nervosa, sa benissimo di cosa parla suo fratello, e sa benissimo che non è un qualcosa di salutare o che le fa del bene. È affamata, ma non mangerà, non mangerà nulla.

Lori: c’è Ben, perché non vai a parlarci?

Carter la guarda

Carter: cosa?

Lori: eravate diventati amici tempo fa, che cosa gli hai fatto?

Carter guarda di nuovo Ben e Brad

Carter: io non ho amici qui…

Carter si allontana, infastidito, mentre Lori si guarda attorno. Il caldo si fa sentire, e nonostante il suo vestito sia sbracciato, lei lo sente ancora di più.

Amber, David e Cindy sono seduti al loro tavolo, aspettano impazientemente l’inizio della cerimonia, Felicity è in braccio a David e gioca con un cucchiaio sul tavolino.

Cindy: uh, fa caldo.

David: già, la barriera potrebbe sciogliersi

Cindy guarda David, non si abituerà mai alle sue citazioni alla pop culture.

Amber: mi piacciono i matrimoni.

Cindy: anche a me piacciono.

David: ma lei non ha divorziato?

Cindy guarda David, è così socialmente awkward, ma ormai gli vuole bene come un figlio. Amber ridacchia, divertita.

Amber: beh mamma, sei davvero l’ultima persona che può parlare di matrimonio.

Cindy: figlia ingrata.

“Amber”

Amber alza lo sguardo, sorpresa. Clark si avvicina al tavolo, sorridendo.

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Amber: hey…

La ragazza si alza, imbarazzata

Amber: cosa ci fai qui?

Clark: tutta Lennox è invitata al matrimonio. Ad essere sincero non so neanche chi sia lo sposo… o la sposa, ma è un evento cittadino. Mi ricorda molto quelle festività di quello show televisivo sulla mamma che era amica della figlia.

Cindy: le Dawson Girls?

Clark: non era Dawson’s Creek?

Amber ridacchia, divertita

Amber: perdona mia madre, voleva fare una battuta. Intendevi Gilmore Girls.

Clark: esatto.

Cindy nota con piacere l’accento del ragazzo, che si avvicina, porgendo la mano

Clark: piacere, sono Clark.

Cindy: piacere mio.

Cindy dà la mano a Clark, piacevolmente colpita. David, d’altro canto, ha tutta un’altra espressione in volto.

Clark: quindi… questa dev’essere…

Clark guarda la bambina, sorridendo

Amber: è Felicity, è mia figlia.

Clark: wow, è bellissima. Come sua madre…

Amber abbassa lo sguardo, imbarazzata, mentre David alza gli occhi al cielo. Cheesy.

Clark: come stai, piccolina?

Clark si avvicina alla bambina, dandole un dito. La bimba ci gioca, divertita

Amber: le piaci.

Clark guarda Amber, divertito

Clark: beh, devo dire che il sentimento è decisamente ricambiato.

I quattro si guardano, c’è un forte senso di imbarazzo che proviene maggiormente dalle occhiatacce di David.

Clark: beh… allora, ci vediamo in giro.

Amber lo guarda, annuendo.

Amber: certo.

Clark: ciao Felicity…

Matt arriva velocemente sopra il gazebo posto al centro della piazzetta, arriva con una cassa audio. Sorpreso, trova Sara che sta mettendo in ordine i fili dell’attrezzatura. I due si guardano, imbarazzati.

Matt: hey…

Sara lo guarda, sorridendo.

Sara: ciao.

Matt: dove poggio questa?

Matt indica la cassa con lo sguardo

Sara: puoi.. puoi metterla lì.

Sara è incredibilmente nervosa nel parlare, Matt ormai le fa questo effetto, sembra di essere tornati agli inizi, ormai non si parlano da tanto, ormai non si frequentano da tanto, e quindi ormai è tutto un po’ nuovo.

Matt si fa avanti, poggiando la cassa a terra con estrema facilità, tutto questo avviene nelle vicinanze di Sara. Il ragazzo si rialza, ponendo di nuovo lo sguardo su di lei. Gli sguardi dei due si incrociano, di nuovo, sguardi che gridano mille parole, sguardi che nascondono la più forte delle tensioni sessuali.

Matt: allora, come va la vita?

È incredibilmente imbarazzante per i due dover parlare in questo modo

Sara: bene, considerato tutto.

Matt: il college?

Sara: sto ancora valutando qualche possibilità.

Matt: è un bene lasciarsi aperte più strade.

Sara: già, sicuramente.

Sara ripensa alla proposta del padre, sta ancora valutando se accettarla o meno, è un discorso complicato, che sta affrontando con se stessa.

Sara: per quanto riguarda te, invece? Hai delle novità?

Matt la guarda, sorridendo

Matt: sono stato accettato all’università di Austin, e sto aspettando ancora qualche altra lettera.

Sara lo guarda, incredibilmente felice per lui

Sara: davvero? Ma è fantastico, Matt. Era il tuo sogno.

Matt la guarda, annuendo

Matt: già, era il mio sogno.

I due si guardano, ancora. Ci sono un forte rammarico e tanti rimpianti nei loro sguardi, ma sicuramente ancora tanto amore.

Matt: quindi… si sposano.

Sara ridacchia, divertita

Sara: chi l’avrebbe mai detto, eh?

Matt: io sì.

Sara lo guarda, sorpresa dalla risposta

Matt: sono fatti l’uno per l’altra. E da quel tipo d’amore non puoi fuggire.

Sara guarda il ragazzo, non nega che in quelle parole ci si rispecchia perfettamente, o almeno non lo nega a se stessa.

Dylan arriva sul gazebo, nervoso.

Dylan: ragazzi, scendete, sta per iniziare.

Il più grande cockblocker di sempre, pensano sia Sara che Matt.

Dopo pochi minuti, la lunga macchina nera si ferma davanti al percorso che porta al gazebo. Dylan è posto all’inizio delle scalinate del gazebo, insieme ad un pastore, Matt, Tom e Daniel sono accanto a lui, mentre Sara è posta dal lato opposto.

Emma è nella macchina, riesce a vedere al di fuori, Kathe è accanto a lei.

Kathe: andiamo, scendi.

Emma si ferma per un secondo, guarda la sorella, nervosa.

Kathe: Emma… scendi.

Il tempo sembra un po’ troppo. La macchina non si apre, Dylan guarda la scena, preoccupato, così come gli altri, conoscendo la reputazione di Emma.

Kathe guarda Emma, cercando di smuoverla un pochino.

Kathe: Emma, apri la portiera.

Emma: e se lui mi facesse male?

Kathe la guarda, perplessa

Kathe: cosa?

Emma: l’ha già fatto in passato. Mi ha fatto soffrire. E se… e se accadesse di nuovo, e se tutto andasse male, e se questo fosse uno sbaglio?

Emma ha chiaramente un attacco di panico, e Kathe deve chiaramente prendere in mano la situazione.

Kathe: tesoro…

Kathe prende la mano della sorella, stringendola fortemente.

Kathe: questo è il matrimonio.

Emma la guarda, perplessa

Kathe: tu vuoi Dylan, hai sempre voluto Dylan, lo hai voluto da quando avete battibeccato per la prima volta.

Emma guarda la sorella, queste parole sono assolutamente vere.

Kathe: Dylan è cambiato. Non posso prometterti che non ti farà mai più soffrire, e non posso prometterti che andrà tutto liscio, ma il matrimonio è anche questo: rischiare insieme. Tu ami Dylan?

Emma la guarda, annuendo, su questo non ha dubbi.

Kathe: è davvero questo quello che conta alla fine. Nessun matrimonio è perfetto, Emma. Ci si lavora, e se c’è tanto amore, come c’è tra di voi, si supera tutto. E cara sorella, nella vita non si smette mai di soffrire, che sia per amore, per amicizia, per la famiglia o per altro. L’importante è avere qualcuno accanto a te pronto ad alleviare le ferite. E Dylan è bravo ad alleviare le ferite.

Emma la guarda, sorridendo

Emma: oh, sì, è bravissimo. Ha queste mani enormi…

Kathe: ok, non scendere nei dettagli. Scendi da questa macchina e vai a sposare l’uomo che ami.

Emma guarda la sorella, contenta delle parole che le ha detto, velocemente apre la portiera. Tutti tirano un sospiro di sollievo, compreso Dylan, che stava quasi per andare ad aprire la macchina.

Colonna Sonora: Marry You 

Emma si alza, lentamente. Kathe dietro di lei, Tom la vede, sorridendo, Kathe è sempre stupenda ai suoi occhi.

Emma avanza lungo la navata, tutti la guardano, tutti sono meravigliati dalla sua incredibile bellezza. La donna è davvero bella, e sembra una principessa in quell’abito, specialmente agli occhi di Dylan, che a suo modo sembra un principe azzurro… o meglio: marrone.

I due si guardano, Emma sente che questa sia la cosa giusta, sia la cosa più giusta che le sia mai capitata, ripensa alle parole di Kathe, e ripensa a quanto voglia che tutto questo funzioni, cosa che in passato, in un’altra situazione, è venuta a mancare.

“Io ero lì il giorno in cui Emma Lewis e Dylan Brown si sposarono. Mentre lei percorreva quella navata era chiaro nei suoi occhi: c’era amore. C’era la volontà di farcela, la forza di volerlo e la sicurezza dei sentimenti.

Il matrimonio da alcuni viene considerato come un contratto, come un pezzo di carta, come una semplice ufficialità di una relazione. È molto di più di questo. È voler mettersi in gioco, è volere l’altra persona accanto a te per tutta la vita. È la più grande dichiarazione d’amore. In quel momento, speravo, con tutto me stesso, mentre guardavo la persona che amavo, di poterla sposare un giorno, di poterle dichiarare il mio amore fino a quel punto, di potergli promettere che l’avrei protetto, rispettato, onorato per tutti i giorni della mia esistenza.”

Dylan ed Emma si scambiano, finalmente, le promesse, sotto gli occhi emozionati della folla da cinema che li guarda. Il sole è alto, è una bellissima giornata.

Dylan: cara Emma Lewis, ora Emma Brown. Tu sei pazza, sei completamente pazza. Sei maniaca dell’ordine, sei ossessiva e sei anche paranoica.

Emma lo guarda, sorridendo

Emma: non è tutto così vero.

Dylan: zitta.

La folla ridacchia, la scena è molto divertente.

Dylan: ma sei speciale. Mi fai ridere, mi fai… emozionare, renderti felice è la cosa che voglio di più dalla vita, e questo mi dice tutto. Ti amo.

Emma lo guarda, sorridendo. Sara ascolta queste parole, così come Matt, i due si guardano mentre sono paralleli, c’è un forte momento di emozione.

Emma: Dylan Brown, sei tutto ciò che pensavo di detestare in un uomo, e che invece mi sono ritrovata ad amare. Potrei elencare tutti i tuoi difetti, ma è ciò che mi spinge ad amarti, fa parte del pacchetto. Grazie per aver colorato la mia vita di marrone.

Emma: lo voglio.

Dylan: lo voglio.

I due si danno un bacio, un bacio per rendere ufficiale con un gesto questa promessa.

“Lo voglio, lo voglio. Queste due parole, dette da due persone diverse, che fanno la stessa promessa.”

Qualche ora dopo, ormai è pomeriggio, tutti sono rispettivamente seduti ai loro tavoli, nella piazzetta principale di Lennox, gli ospiti stanno gradendo la cerimonia, fino a questo momento è andato tutto liscio come l’olio. La Scooby Gang è seduta allo stesso tavolo, Jason è con i Bricks, suo fratello e sua madre, chiaramente suo padre non poteva partecipare, Amber è con sua madre e Clark, che si è aggiunto, Tom è con Sophie, mentre Kathe è al tavolo con la sposa. Matt è seduto al tavolo con Brad, Damien e Alexa.

Sara si alza, prende un bicchiere e attira l’attenzione battendo un colpo con una posata.

Sara: scusate.

La ragazza ottiene ciò che vuole, attira l’attenzione.

Amber: la solita egocentrica.

Amber bisbiglia, sorridendo.

Sara: volevo… volevo dire due parole su mia zia Emma e su Dylan.

Emma e Dylan la guardano, mentre si tengono ancora per mano. I due sembrano inseparabili.

Sara: ricordo ancora quando mia zia tornava a casa incredibilmente nervosa e frustrata, perché Dylan aveva combinato qualcosa.

Sara parla a voce alta, di solito non è abituata, ma ultimamente in lei ha trovato una forza differente, che neanche si aspettava di avere.

Sara: la verità è che ne hanno passate tante. L’amore è così, te ne fa passare tante.

Sara guarda Matt, di nuovo, che ascolta attenta il discorso.

Sara: sono arrivata alla conclusione che se non soffri abbastanza non si tratta di amore vero. Lo so, è un’amara conclusione, ma è la verità. Più tieni a qualcosa più hai paura di perderla.

Jason e Daniel si guardano, proprio quando questa frase viene pronunciata

Sara: l’amore fa soffrire, ma sicuramente non è solo questo. Capisci di amare una persona quando ti svegli ed è automaticamente il tuo primo pensiero, quando la notte non riesci a dormire perché occupa troppo i tuoi pensieri, quando metti questa persona nella tua quotidianità, in ogni tuo pensiero, e pensi, quando assaggi un nuovo cibo “le piacerà?” O quando magari visiti un nuovo posto, pensi di volercela portare, perché vuoi condividere un qualcosa di bello. L’amore è questo: inserire quella persona in ogni parte della tua vita, volerla in ogni parte della tua vita. E per quanto riguarda le difficoltà, ci saranno sempre… Posso solo dire che quando due persone sono fatte l’uno per l’altra non puoi fuggire. Da quel tipo d’amore non si fugge.

Matt guarda Sara, colpito, ha usato le sue stesse parole. Chiaramente, è un messaggio per lui.

Queste parole fanno riflettere più di una persona, Alexis non può fare a meno di  guardare Brendan e viceversa. Dana guarda Luke, lo stronzo, e soffre, soffre al pensiero che probabilmente per lui quelle parole non valgono, sono nulle, e si aspetta tutt’altro. Brad non sa dove guardare, e questo è ancora più triste.

Ben guarda Carter, e sorprendentemente, Carter guarda Ben.

Kathe non può fare a meno di guardare Tom, e Tom non può fare a meno di guardare Kathe. Il discorso è stato toccante su più livelli, e forse ha aperto degli occhi che da troppo tempo erano chiusi.

Ormai è quasi sera, le luci del tramonto passano sopra Lennox, rendendo la cittadina un paesaggio da cartolina, i festeggiamenti sono ancora in atto.

Alexis, Brendan e Ben sono seduti ad un tavolo tutto loro. Brendan non ha parlato molto, c’ha pensato Ben al posto suo. Alexis, invece, è molto imbarazzata. Nonostante con Brendan ci sia stato un buon rapporto negli ultimi mesi, non sono stati fatti passi avanti, né indietro. C’è staticità. Entrambi, tuttavia, non fanno che guardarsi, e questo Ben l’ha notato, pensa che sia incredibilmente frustrante.

Lori si avvicina al tavolo dei tre, nervosa.

Lori: salve ragazzi.

Alexis: ciao Lori.

Lori fa un sorriso ad Alexis, tra le due c’è una non palesata tensione a causa di Brendan.

Lori: Ben…

Ben si gira verso di lei

Ben: sì?

Lori: posso parlarti?

Ben la guarda, sorpreso

Ben: certo.

Lori: in privato.

Brendan ed Alexis si guardano, curiosi.

Ben: oooook.

Ben si alza, stranito, non ha idea di cosa voglia dirle la ragazza.

Brendan ed Alexis continuano a guardarsi, in modo imbarazzante. Entrambi non sanno cosa dirsi in questo momento.

Brendan: allora… Ho saputo della tua rottura con Ethan.

Alexis: non stavamo insieme, ci frequentavamo e basta.

Brendan la guarda, annuendo

Alexis: Lori è molto carina a prendersi cura di te.

Brendan la guarda, perplesso

Brendan: cosa?

Alexis: ho visto come siete diventati uniti… è davvero una brava ragazza.

Nelle parole di entrambi c’è un grosso accenno di gelosia.

Brendan: non c’è niente tra me e lei…

Brendan sorride ad Alexis, ha sempre quella BenCovingtonite che le fa tremare le gambe, quel sorriso magnetico che ti spinge a sorridere insieme a lui.

“Cosa devo fare con voi due?”

I due sobbalzano, spaventati. Emma è proprio davanti a loro.

Alexis: prego?

Emma: insomma, Alexis, abbiamo capito, Brendan è stato con Elle. Ma è stata una cosa di una notte, ed è successo perché era arrabbiato perché pensava che avessi scelto Ethan.

Brendan: esattamente, grazie.

Emma: prego, tesoro. Ma non sei un santarellino, hai perso molti punti quando l’hai fatto.

Alexis: ok, che cosa sta succedendo esattamente?

Emma li guarda, sorridendo

Emma: oggi sono felice, e voglio che il vero amore trionfi. Quindi, io sarò il vostro incipit.

Alexis e Brendan si guardano

Brendan: ma tu come fai a sapere queste cose?

Emma: pronto?! Il blog di Dana.

Alexis: tu leggi il blog di Dana?

Brendan: quanti anni hai?

Emma: Brendan, attenzione, potresti perdere ulteriori punti.

Brendan: comunque è vero ciò che dice.

Alexis guarda Brendan, è ancora ferita da quell’avvenimento, ed è difficile dimenticarlo.

Alexis: non dovevi farlo.

Emma: già, e tu non dovevi frequentare Ethan. Ragazzi, gli sbagli si fanno, ne ho fatti tanti anche io, ma voi siete fatti per stare insieme. Quindi basta perdere tempo, basta sprecare tempo. Non ne avete sprecato già abbastanza?

Brendan ed Alexis si guardano, di nuovo. Il discorso, in fondo, pur essendo la situazione assurda, non fa una piega.

Emma: rifletteteci. È stato un piacere conoscervi.

Alexis: anche per me.

Brendan guarda Emma, divertito

Brendan: vale lo stesso.

Emma: ti tengo d’occhio.

Emma fa un gesto, il tipico gesto di chi tiene d’occhio qualcuno.

Lori e Ben passeggiano per il centro della città, attorno al perimetro della piazzetta principale, Lori è molto nervosa, non sa che parole usare esattamente.

Ben: beh, apprezzo sempre una buona camminata, ma mi dirai qualcosa oppure…

Lori: si tratta di Carter.

Lori lo dice e basta, Ben prova quella strana sensazione allo stomaco che arriva sempre quando si parla del ragazzo.

Ben: cosa riguardo Carter?

Lori: beh, ho notato che non vi frequentate più.

Ben: noi non ci frequentavamo.

Lori: andiamo, vi ho visto qualche volta insieme.

Ben la guarda, incredibilmente nervoso.

Ben: cosa vuoi esattamente?

Lori: ha bisogno di un amico. Ha davvero bisogno di qualcuno e credevo che con te fosse nato qualcosa.

Ben: no, ti sbagli, mi dispiace dirtelo ma credo che tuo fratello sia asentimentale. Non prova emozioni, è come lo switch off di The Vampire Diaries.

Lori lo guarda, facendo cenno di no con il capo

Lori: ti assicuro che non è così, Ben. Carter è un ragazzo problematico, ma non è cattivo.

Ben la guarda, sicuramente Lori lo conosce meglio di lui, ma Carter non ha dato dimostrazione di essere qualcosa di più che una testa di cazzo.

Ben: Lori, io non so come aiutarti. Ho provato a…

Lori: so che è gay.

Ben lo guarda, stupito.

Ben: cosa?

Lori: lo so, non sono stupida. E so che tra te e lui c’era qualcosa.

Lori forse, è più sveglia di quanto voglia dimostrare

Ben: Lori, il mio rapporto con lui era malsano. Facevamo solo una cosa… e… ed era deleterio, ero arrivato a non rispettarmi come persona.

Lori: beh, il sesso…

Ben: no frena, non abbiamo mai fatto sesso.

Lori lo guarda, perplessa

Lori: e allora cosa facevate? Vi baciavate?

Ben ridacchia

Ben: magari.

Lori lo guarda, cercando di non farsi troppe domande

Lori: comunque, Carter ne ha passate tante. Ha…

Lori, di nuovo, cerca di trovare le parole giuste

Lori: se è così c’è un motivo, ed è per questo che non lo riprendo quasi mai.

Ben la guarda, curioso, soprattutto perché si tratta del ragazzo di cui è innamorato. Perché sì, Ben è innamorato di Carter. Vuole sapere.

Ben: cosa?

Lori si ferma, la ferma Ben. La guarda, si fa serio, vuole sapere.

Lori: Ben, io non posso dirtelo.

Ben: ti prego.

Lori: no, non sarebbe giusto, deve dirtelo lui se vorrà.

Ben: lui non mi dirà niente, se vuoi che io lo aiuti, devi dirmi cosa gli è successo. Non gli dirò che me l’hai detto. Lascia che l’aiuti.

Lori: mio padre abusava di lui.

Lori lo dice e basta, senza rendersene neanche conto. Ben sgrana gli occhi, sconvolto.

Ben: cosa?!

Lori: Ben… per favore, non dirlo a nessuno.

Ben guarda Lori, non riesce a proferire parola, ripensa a Carter, ripensa a tutto quello che è successo con lui, a come dev’essersi sentito, a come si sente ancora, probabilmente. È una sensazione che uccide per una persona che ama.

Sera, Lennox High, Dana ha appena aperto la porta della sede del giornale, le luci sono accese, ci ha pensato Luke, che è già lì, ed ha sgombrato la scrivania. I due sono ancora in abiti da cerimonia.

Luke: hey, finalmente. Sei in ritardo.

Dana avanza nella stanza, sorridendo, ma sembra amareggiata.

Luke: hai dimenticato i preservativi? Cos’è quella faccia?

Dana lo guarda, sospirando

Luke: li ho io i preservativi, comunque.

Dana: Luke, ho pensato tanto riguardo a venire o meno.

Luke: beh, verrai di sicuro.

Luke ridacchia, divertito, ma poi si accorge che l’espressione di Dana è seria, e raramente sul suo viso si vede quel tipo di espressione.

Luke: stavo scherzando.

Dana: io non voglio questo.

Luke la guarda, perplesso

Luke: pensavo di sì.

Dana: lo pensavo anche io. Voglio dire che… non voglio solo questo.

Luke non riesce a capire.

Dana: vedi Luke, se io e te adesso facessimo sesso dopo cosa resterebbe?

Luke: il ricordo di una bella scopata?

Dana fa cenno di no con il capo

Dana: io non voglio solo questo da te. Ora ti spaventerai e probabilmente scapperai, ma io voglio di più, voglio di più perché mi piaci e mi fai impazzire. È da tanto che lo so, e non ho mai avuto il coraggio di ammetterlo, neanche a me stessa forse, ma è così. Mi piaci. E io non voglio solo il tuo pene. Io voglio di più.

Dana parla a cuore aperto, e dice tutto ciò che le passa per la testa. Lo deve a se stessa, Luke non sa che cosa dire, è sorpreso dalla notizia, è sorpreso da queste parole.

Dana: io voglio sapere come stai, cosa succede nella tua vita, voglio sapere cosa è successo con la storia di tua madre, voglio sapere a quale college andrai, quali sono i tuoi gusti musicali.

Luke, ancora, è sorpreso da tutto questo.

Dana: ma so che tu non vuoi questo e che non puoi darmelo, quindi lo accetto. Ma non farò sesso con te sapendo che è tutto quello che mi vuoi dare. Insomma, stai ancora con Mary?

Luke: no. Io e lei… lei mi ha mollato.

Dana: beh, ti avrà beccato con qualche ragazza.

Luke la guarda, ma poi abbassa lo sguardo, confermando.

Dana: non mi devi spiegazioni, in realtà non mi devi niente. Purtroppo non scegliamo per chi provare determinate cose. Buona serata, Luke.

Dana lo guarda un’ultima volta, prima di uscire dalla stanza. Luke resta lì a riflettere sulle parole di Dana, parole che in qualche modo, chiaramente l’hanno colpito.

Colonna Sonora: Oblivion

Casa Bricks, Jason è davanti alla sua scrivania, sta scrivendo un capitolo di American High, un capitolo che parla di lui, di lui e Daniel. Ma è fermo, è fermo da un’ora su una pagina vuota e non sa come proseguire. Quando qualcosa non va con Daniel gli si offusca la mente, non riesce a scrivere, non riesce a pensare, non riesce a parlare. Si alza, nervoso, deve riuscire a ritrovare l’ispirazione.

Qualcuno bussa alla porta.

Jason: avanti.

La porta si apre, e proprio davanti a lui c’è la sua ispirazione: Daniel Brown. Jason lo guarda, sorpreso.

Jason: Daniel…

Daniel: te ne sei andato via presto.

Daniel entra nella camera, chiudendo lentamente la porta dietro di lui.

Jason: sì, volevo scrivere un po’.

I due si guardano, si guardano intensamente per qualche secondo.

Daniel: ho parlato con Brad. Mi ha spiegato tutto.

Jason: tutto cosa?

Daniel: di come… di come gli hai detto che sono l’amore della tua vita. E poi mi ha gentilmente ricordato di come hai rischiato la vita per vedere se stavo bene.

Jason lo guarda, sorridendogli.

Jason: e serviva Brad per fartelo capire?

Daniel: Jason…

Jason: no Daniel, io, io non faccio che dimostrartelo quanto ti amo. Sono tornato con te dopo un tradimento, sto con te, penso solo a te e voglio solo te. Quel libro…

Jason indica il suo MacBook

Jason: quel libro l’ho scritto grazie a te. Ho capito cos’è l’amore grazie a te, cosa vuol dire volere una persona, desiderare una persona, volere che stia bene, che sia felice, metterla al primo posto in qualsiasi cosa, mettere la tua felicità prima della mia.

Daniel lo guarda, sorridendo

Daniel: ho bisogno di sapere che mi hai perdonato, per la storia con Ryan. Ho bisogno di sapere che non ci intralcerà più. Ho bisogno di sapere che non litigheremo più perché questi giorni sono stati infernali.

Jason si avvicina, si avvicina lentamente, guardando il suo ragazzo.

Daniel: te l’ho spiegato, Ryan è stato uno stupido errore. Io amo solo te, ho sempre amato solo te e ho sempre voluto solo te.

Jason, lentamente, porta la mano avanti, accarezzando il viso di Daniel. Daniel pone la mano su quella di Jason, i due si guardano, innamorati.

Jason: io e te… Io e te staremo insieme per sempre.

I due, d’istinto, si avvicinano l’uno all’altro, si baciano, iniziano a baciarsi con foga, con voglia, come se non lo facessero da anni, e ogni bacio che non si danno, è un respiro che manca. Daniel toglie velocemente la maglia a Jason, la vuole via, lo vuole nudo. Così come Jason, che prepotentemente, toglie la giacca a Daniel, e in seguito la camicia, strappando qualche bottone. I due continuano a baciarsi, non riescono a contenersi.

Daniel si abbassa, lentamente, baciando ogni centimetro del petto di Jason fino ad arrivare al ventre e poi ancora più giù. Jason, in seguito, ricambia il favore, i due finiscono per essere nudi, avvinghiati sul letto, finalmente si appartengono di nuovo, dopo un anno, finalmente tornano a fare l’amore. Jason è sopra Daniel che lo spinge dentro di se, i due si guardano negli occhi, ed è un qualcosa che puoi fare, mentre fai sesso, solo con chi ami. Quella, sia per Daniel che per Jason, è stata la notte di sesso più memorabile delle loro vite.

“Beh… almeno fino a quel momento.”

Kathe è seduta sulla fontana della piazzetta principale, ormai i festeggiamenti sono quasi finiti, si guarda attorno, contenta della riuscita della giornata. Tom si avvicina, lentamente, la guarda sorridente.

Kathe: hey.

Tom: hey…

L’uomo si siede accanto a lei

Tom: è stato davvero un bel matrimonio.

Kathe lo guarda, sorridendo

Kathe: vero? Lo penso anche io. E sono contenta per quei due mattacchioni.

Kathe guarda Emma e Dylan, che continuano a ballare al centro della pista

Tom: già, se lo meritano.

Kathe guarda l’uomo, curiosa

Kathe: dov’è Sophie?

Tom: è tornata a casa, era stanca.

Kathe lo guarda, facendo un cenno con il capo

Tom: beh, volevo farti i miei complimenti. So che ci sei tu dietro l’organizzazione.

Kathe sorride

Kathe: io e Dana.

Tom: e volevo farti i complimenti anche per Sara, l’ho vista davvero bene oggi.

Kathe: abbiamo passato dei mesi infernali, ma spero che si stia riprendendo.

Tom: ne ha passate tante.

Kathe: Matthew sta bene?

Tom annuisce, è fiero del figlio e di come si sta comportando

Tom: direi di sì.

Kathe: sono contento. Io direi di brindare.

Tom: oh, lo champagne è finito, ho visto prima.

Kathe lo guarda, delusa

Kathe: in libreria ci sono altre bottiglie, le ho messe in un frigo bar.

Tom: ti accompagno.

Kathe annuisce.

Colonna Sonora: Try 

Sara è appena rientrata in camera sua, i piedi le fanno malissimo, non sopporta molto i tacchi, chiude la porta, stanca, togliendosi le scarpe velocemente, ha un sorriso stampato in faccia, è contenta per Emma e Dylan, se lo meritano.

Qualcuno bussa, ma non è la porta, non è assolutamente la porta. Sara si gira, ed è sempre quel colpo al cuore. È Matt, ed è alla finestra, la sua finestra. La finestra di Matt. Sara corre, corre, e ci vogliono due secondi per arrivare alla finestra, la apre, velocemente.

Matthew entra, entra nella stanza. Si pone davanti a lei. I due si guardano, si scrutano, si studiano per qualche secondo.

Matt: che cosa stiamo facendo?

Sara lo guarda, curiosa

Sara: cosa?

Matt: perché non stiamo insieme?

Sara: non lo so.

Matt: non lo so nemmeno io.

I due si guardano, ancora e ancora, qualunque cosa ci sia in fermento sta per esplodere, ed entrambi lo sentono. E dopo qualche secondo, effettivamente succede, ESPLODE. I due si avvicinano, e si baciano, si baciano di nuovo, dopo mesi e mesi finalmente le loro labbra si toccano, ed è la sensazione più bella del mondo per entrambi. Si vogliono così tanto, e si vogliono da tempo. Sara toglie velocemente la giacca a Matt, mentre gli sbottona la camicia, il ragazzo, nel frattempo, si occupa del vestito di lei, stavolta non lo strappa, anche se la tentazione era forte. I due ridacchiano, perché Sara ha capito cosa voleva fare Matt, entrambi ricordano la loro prima volta. Sara lo porta velocemente sul suo letto, lo conduce, lui è sopra di lei, finalmente, la ragazza avverte il calore di Matt, la sua pelle, quella forza da uomo che tanto le è mancata. Matt, dal canto suo, avverte la fragilità, la dolcezza e la purezza della ragazza. I due fanno l’amore, finalmente, di nuovo. Si appartengono più volte, per tutta la notte, senza stancarsi, senza averne mai abbastanza l’uno dell’altra, non potrebbero mai.

Mattina, le prime luci dell’alba oltrepassano le fessure, Kathe si sente bene, riposata, rilassata, anche se la testa è un tantino pesante. Si gira, lentamente.. Il letto le sembra più scomodo del solito… Ma poi ricorda, anzi, capisce, quello non è un letto, è il pavimento della libreria.

Kathe si alza, di scatto, guarda accanto a lei. C’è Tom, ed è completamente nudo. I due hanno fatto l’amore.

Kathe: oh, cazzo…

VI RICORDO CHE E’ IMPORTANTISSIMO  COMMENTARE NEL BLOG. AI COMMENTATORI PIU’ FEDELI VERRA’ REGALATO L’E-BOOK CON LE QUATTRO STAGIONI DI AMERICAN HIGH ED ESCLUSIVI CONTENUTI EXTRA PERSONALIZZATI.

MA VI RICORDO CHE AMO ED APPREZZO OGNI SINGOLO COMMENTO.

GRAZIE MILLE, ALLA PROSSIMA. 

– 2 EPISODI AL FINALE DI SERIE